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Il wabi-sabi è uno stile strettamente associato al buddismo zen e persegue il principio dell’autenticità. Allude a un ritorno all’essenziale, a una vita in armonia con la natura, che non deve assolutamente essere impeccabile e perfetta. Mentre wabi significa “solitario” o “perso” e descrive la semplicità, sabi si riferisce all’antico. In combinazione, wabi-sabi significa apprezzamento per la semplicità e per ciò che è imperfetto. La filosofia giapponese ci incoraggia quindi a riconoscere e celebrare il fascino naturale delle cose. Materiali grezzi e strutturati e colori tenui. La tavolozza dei colori si basa su tonalità terrose, come il bianco naturale, l’ocra o la terracotta, ma anche il blu marino profondo o il verde oliva creano una base adatta.

I colori forti e le fantasie eccessive, invece, sono fuori luogo. Il ritorno alla natura e l’apprezzamento dell’imperfezione si ottengono anche inserendo materiali grezzi nella loro forma naturale. Tra questi, il lino, la pelle a grana grossa e la pietra a pori larghi. Le superfici possono essere ruvide, le forme irregolari e i mobili vintage. Oltre al gioco di colori, texture e materiali, anche il gioco di luci e ombre è essenziale per questo approccio. In questo caso, il focus è su una luce naturale sufficiente, che ha un effetto positivo dimostrabile sull’umore. Per questo motivo, la sera non si usano i faretti sul soffitto, ma le luci da tavolo e da parete, di tonalità tenue, che forniscono un’illuminazione soffusa, e che può essere completata con la luce delle candele. Questo garantisce ordine e leggerezza, nella stanza e nella mente.


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